Con la Corte di Cassazione- Sezione Lavoro con ordinanza n. 24391 del 3 novembre 2020 è tornata a pronunciarsi sui criteri distintivi tra lavoro autonome e subordinato nel caso di prestazioni lavorative ad alto contenuto professionale o intellettuale, nelle quali il potere direttivo del datore di lavoro risulta attenuato.
Con la citata ordinanza la Suprema Corte si pone sul solco della costante giurisprudenza secondo la quale, nelle prestazioni che per loro natura (altamente professionale o intellettuale) il potere direttivo ed il vincolo del lavoratore risultino attenuati, elemento decisivo è la posizione tecnico-gerarchica in cui si trova il lavoratore e dunque come la prestazione (in concreto ed a prescindere dal nomen iuris che le parti abbiano inteso attribuire al rapporto) si inserisce strutturalmente e funzionalmente nell’organizzazione aziendale.
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