Riconoscimento della professionalità degli ispettori tecnici dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Interpellanza n. 2/01509, Seduta di annuncio: 693 del 17/10/2016 dell’Onorevole Boccuzzi

Gentili colleghi,

ritenendo di fare cosa gradita nei confronti degli associati e non, lo Staff ILA, segnala la interpellanza n. 2/01509, Seduta di annuncio: 693 del 17/10/2016 dell’Onorevole Boccuzzi<.

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ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01509 BOCCUZZI ANTONIO<

Dati di presentazione dell’atto

Legislatura: 17

Seduta di annuncio: 693 del 17/10/2016<

Firmatari

Primo firmatario: BOCCUZZI ANTONIO <
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/10/2016

 

Destinatari

Ministero destinatario:

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/10/2016

Stato iter:

IN CORSO

Atto Camera

Interpellanza 2-01509

presentato da

BOCCUZZI Antonio

testo di

Lunedì 17 ottobre 2016, seduta n. 693<

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
risulta che sono in servizio presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali: 292 ispettori tecnici2605 ispettori del lavoro e 324 carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro;
a seguito della recente riorganizzazione sono pressoché scomparse le unità operative vigilanza tecnica (UOVT) nelle direzioni territoriali del lavoro (DTL), in cui operano gli ispettori tecnici; ciò li ha deprofessionalizzati e inseriti di fatto nella vigilanza ordinaria, disperdendo il loro valore;
gli ispettori tecnici, al pari degli ispettori del lavoro, sono privi di mezzi di servizio per la mobilità e «possono» utilizzare la propria autovettura a fronte di rimborsi irrisori e con l’esposizione a tutti i rischi per la propria incolumità;
il Ministero del lavoro e delle politiche sociali non organizza attività formative per gli ispettori tecnici, che, pertanto, sono costretti ad aggiornarsi a proprie spese nel tempo libero;
l’attività ispettiva nell’edilizia è quello principale della vigilanza tecnica eppure, in alcune direzioni territoriali del lavoro i dirigenti hanno intimato ai responsabili delle ex UOVT, la riduzione degli interventi specifici, ignari della variegata programmazione nazionale predisposta dalla direzione generale dell’attività ispettiva del Ministero;
nella programmazione annuale, agli ispettori tecnici vengono assegnate 10 aziende da ispezionare in più rispetto agli ispettori del lavoro;
un ispettore tecnico, oltre alle «pratiche» ispettive ed alle varie commissioni tecniche, deve anche adempiere ad una molteplicità di accertamenti che non vengono neanche considerati ai fini della produttività personale;
in tutte le direzioni territoriali del lavoro il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) è quasi sempre un ispettore tecnicovolontario, senza che gli vengano garantiti adeguato tempo, remunerazione e copertura assicurativa. Per tale incombenza esistono apposite risorse economiche, ma solo per l’affidamento dell’incarico ad un professionista esterno;
gli ispettori tecnici si occupano di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, prevalentemente nei cantieri edili, ma anche di vigilanza, accertamenti o partecipazioni a commissioni tecniche per: a) ambienti sospetti d’inquinamento o confinati (ispezioni e certificazioni); b) aziende a rischio d’incidenti rilevanti; c) ferrovie (compresi gli infortuni), tristemente d’attualità; d) inchieste amministrative per infortuni (ai sensi dell’articolo 56 del decreto del Presidente della Repubblica n. 1124 del 1965); e) amianto; f) costruzione di palchi (si ricordano i casi dei ragazzi morti nell’allestimento dei concerti) e fiere espositive; g) materie esplodenti; h) generatori di vapore; i) deleghe delle autorità giudiziarie, tra cui quelle per le indagini sugli infortuni; l) informazioni per le risposte alle interrogazioni parlamentari (nelle materie di competenza); m) cassa integrazione straordinaria, sebbene sia materia giuslavoristica; n) tutela dei lavoratori minori; o) tutela delle lavoratrici madri; p) tutela dei disabili; q) orario di lavoro, sebbene sia materia giuslavoristica; r)requisiti essenziali di sicurezza di macchine e attrezzature; s) controllo a distanza dei lavoratori, sebbene sia materia giuslavoristica; t) vigilanza congiunta con ASL in edilizia, ambienti confinati e amianto; u) vigilanza congiunta con il Gruppo Interforze per le attività produttive a rischio di infiltrazioni mafiose; v) radiazioni ionizzanti, in relazione alle quali, oltre alla normale attività di vigilanza ed al rilascio di pareri per le aziende industriali e quelle sanitarie, in alcuni territori, l’ispettore fa parte di un gruppo tecnico che si occupa di tutte le emergenze e degli incidenti radioattivi;
ci si deve auspicare che i dirigenti delle direzioni territoriali del lavoro, non nominino responsabili delle aree di vigilanza, persone incapaci, censori, compiacenti, prolisse, burocratiche, miopi –:
se non si ritenga utile assumere iniziative per equiparare il numero degli ispettori tecnici esistenti a quello degli ispettori del lavoro, iniziando ad accettare tutte le richieste di mobilità intercompartimentale giacenti presso il Ministero;
quali siano le intenzioni del Ministro interrogato circa le sorti degli ispettori tecnici nella nuova organizzazione che l’ispettorato nazionale del lavoro (INL) si dovrà dare;
se si concordi sull’ipotesi che in tutte le direzioni territoriali del lavoro dove sono presenti ispettori tecnici sia creata un’articolazione per la vigilanza tecnica interna all’unica area di vigilanza, coordinata da un ispettore tecnico;
se, riguardo al responsabile dell’area vigilanza, se non si ritenga, prima delle nuove nomine, di dare indicazioni ben precise ai dirigenti che gli stessi siano tenuti a rispettare;
se non ritenga opportuno assumere iniziative affinché il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il neonato ispettorato nazionale del lavoro garantiscano agli ispettori tecnici, al pari di tutto il personale, la formazione frequente e continua, anche attraverso l’autorizzazione a partecipare alle attività formative organizzate da enti esterni al Ministero, come accade da anni per i colleghi tecnici della prevenzione delle ASL;
se si condivida l’esigenza che anche per la vigilanza tecnica vengano date indicazioni operative, predisposte dalla direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro e delle relazioni industriali, che andrebbe trasferita dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali all’ispettorato nazionale del lavoro;
se non ritenga di assumere iniziative affinché tutte le attività svolte dagli ispettori tecnici concorrano al raggiungimento degli obiettivi quantitativi e qualitativi assegnati alle direzioni territoriali del lavoro;
se sia possibile assumere iniziative perché venga riconosciuta la figura dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione sia professionalmente che economicamente.
(2-01509) «Boccuzzi<».

Classificazione EUROVOC:

EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

infortunio sul lavoro

sanità del lavoro

ispettorato del lavoro

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