Gentili colleghi,
ritenendo di fare cosa gradita nei confronti degli associati e non, lo Staff ILA segnala le Linee guida per la compilazione del modello di formulario di Documento di gara unico europeo (DGUE) approvato dal regolamento di esecuzione (UE) 2016/7 della Commissione del 5 gennaio 2016< e relativo Allegato<.
1. Premesse
In data 19 aprile 2016 e’ stato pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 91 il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante
«Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE
sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti
pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori
dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali,
nonche’ per il riordino della disciplina vigente in materia di
contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture» (di
seguito Codice).
L’art. 85 del prefato provvedimento normativo recepisce l’art. 59
della direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici (settori ordinari),
introducendo il documento di gara unico europeo (di seguito, per
brevita’, DGUE).
Il modello di formulario di DGUE e’ stato adottato con
regolamento di esecuzione UE 2016/7 della Commissione del 5 gennaio
2016 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 3/16
del 6 gennaio 2016; in conformita’ a quanto previsto dall’art. 2 del
regolamento de quo, lo stesso e’ entrato in vigore il ventesimo
giorno successivo alla data di pubblicazione.
Il regolamento in parola e’ disponibile alla seguente pagina web:
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32016R0007<
.
Ai sensi dell’art. 85, comma 1, primo periodo, del Codice al
momento della presentazione delle domande di partecipazione o delle
offerte, le stazioni appaltanti, a far data dall’entrata in vigore
del Codice, accettano il DGUE, redatto in conformita’ al modello di
formulario approvato con il citato regolamento dalla Commissione
europea.
In seno alle Istruzioni poste a corredo del regolamento, e’
consentita agli Stati membri la facolta’ di adottare Linee guida
recanti l’utilizzo del DGUE per chiarire e rendere intellegibili, nel
dettaglio, le singole disposizioni normative nazionali rilevanti a
tal fine.
Nell’esercizio di tale facolta’, con le presenti Linee guida si
intendono fornire alle Amministrazioni aggiudicatrici e agli Enti
aggiudicatori alcune prime indicazioni in ordine al corretto utilizzo
del DGUE nell’ambito del vigente quadro normativo nazionale,
allegando, altresi’, uno schema di formulario adattato alla luce
delle disposizioni del Codice. Si evidenzia, peraltro, che sara’
necessario un periodo di sperimentazione applicativa in subiecta
materia al fine di poter adeguare le presenti Linee guida alle
eventuali ed ulteriori esigenze applicative che, medio tempore,
dovessero emergere, apportando, per l’effetto, i necessitati
chiarimenti integrativi al presente documento.
Le presenti Linee guida sono state predisposte sulla base dei
contributi forniti dai Soggetti istituzionali all’uopo coinvolti,
nonche’ previo favorevole avviso espresso dall’Ufficio legislativo di
questo Dicastero, con proprie note prot. n. 27635 del 15 luglio 2016
e prot. n. 27819 del 18 luglio 2016.
2. Finalita’, ambito di applicazione e formato del DGUE
La finalita’ del DGUE e’ semplificare e ridurre gli oneri
amministrativi che gravano sulle amministrazioni aggiudicatrici,
sugli enti aggiudicatori e sugli operatori economici attraverso
l’adozione di un modello autodichiarativo, previsto in modo
standardizzato a livello europeo, e basato sul possesso dei requisiti
di carattere generale e speciale, destinato a sostituire i singoli
moduli predisposti dalle amministrazioni aggiudicatrici e dagli enti
aggiudicatori per la partecipazione ad ogni singola procedura ad
evidenza pubblica.
Il DGUE e’ utilizzato per tutte le procedure di affidamento di
contratti di appalto di lavori, servizi e forniture nei settori
ordinari e nei settori speciali nonche’ per le procedure di
affidamento di contratti di concessione e di partenariato
pubblico-privato disciplinate dal Codice.
Il modello di formulario DGUE e’, altresi’, utilizzato per le
procedure di affidamento dei contratti di importo inferiore alle
soglie di cui all’art. 35 del Codice, fatta eccezione per le
procedure di cui all’art. 36, comma 2, lettera a), (affidamento
diretto di contratti di importo inferiore a 40.000 €) per le quali
l’utilizzazione del DGUE e’ rimessa alla discrezionalita’ della
singola stazione appaltante.
Il DGUE, compilato dall’operatore economico con le informazioni
richieste, accompagna l’offerta nelle procedure aperte e la richiesta
di partecipazione nelle procedure ristrette, nelle procedure
competitive con negoziazione, nei dialoghi competitivi o nei
partenariati per l’innovazione.
Esso e’ utilizzato anche nei casi di procedura negoziata senza
previa pubblicazione di un bando di gara di cui all’art. 63 del
Codice, comma 2, lettera a); negli altri casi previsti dal predetto
art. 63 la valutazione circa l’opportunita’ del suo utilizzo e’
rimessa alla discrezionalita’ della stazione appaltante procedente.
A decorrere dal 18 aprile 2018, il DGUE e’ reso disponibile
esclusivamente in forma elettronica.
Prima di tale data, il documento di gara unico europeo potra’
essere compilato in forma cartacea oppure in formato elettronico,
avvalendosi di sistemi nazionali informatizzati all’uopo dedicati
ovvero del servizio DGUE elettronico messo, gratuitamente, a
disposizione dalla Commissione in favore delle Amministrazioni o Enti
aggiudicatori e degli operatori economici. Tale servizio consente di
compilare il DGUE in forma elettronica, in caso di procedure che
ammettano l’utilizzo dei mezzi di comunicazione elettronici, o di
stampare il documento compilato elettronicamente per ottenerne una
versione cartacea da utilizzare in tutti gli altri casi.
Gli operatori economici possono riutilizzare il DGUE compilato e
utilizzato in una procedura di appalto precedente, purche’ confermino
che le informazioni ivi contenute siano ancora valide e siano
pertinenti rispetto alla procedura nel corso della quale intendono
riutilizzare il DGUE. Il modo piu’ semplice di procedere, e’ inserire
le informazioni nel DGUE avvalendosi delle funzionalita’ messe
appositamente a disposizione per mezzo del citato servizio DGUE
elettronico. Sara’, ovviamente, possibile riutilizzare le
informazioni anche mediante altre forme di recupero dei dati (ad
esempio, copia – incolla), contenuti negli strumenti elettronici (pc,
tablet, server…) dell’operatore economico procedente.
Successivamente alla procedura di aggiudicazione, in fase di
esecuzione del contratto d’appalto, il formulario per il DGUE,
opportunamente adattato, puo’ essere utilizzato per presentare le
dichiarazioni del subappaltatore ai fini dell’autorizzazione al
subappalto.
Le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori
indicano nei documenti di gara tutte le informazioni che gli
operatori economici devono inserire nel DGUE. Dette informazioni
devono essere indicate anche con appositi richiami nel modello di
formulario.
3. Struttura e modalita’ di compilazione del DGUE
Il DGUE fornisce una prova documentale preliminare in
sostituzione dei certificati rilasciati da Autorita’ pubbliche e/o
terzi e consiste in una dichiarazione formale da parte dell’operatore
economico di:
non trovarsi in una delle situazioni di esclusione di cui
all’art. 80 del Codice;
soddisfare i pertinenti criteri di selezione di cui all’art. 83
del Codice;
rispettare, nei casi previsti, le norme e i criteri oggettivi
fissati al fine di limitare il numero di candidati qualificati da
invitare a partecipare, ai sensi dell’art. 91 del Codice.
Il DGUE e’ articolato in sei Parti.
La Parte I contiene le informazioni sulla procedura di appalto e
sull’amministrazione aggiudicatrice o ente aggiudicatore.
In tutte le ipotesi in cui le amministrazioni aggiudicatrici o
gli enti aggiudicatori utilizzino il servizio DGUE elettronico per
generare e compilare il documento in formato elettronico, le
informazioni contenute in questa parte vengono acquisite
automaticamente per tutte le procedure di appalto rispetto alle quali
sia stato pubblicato un avviso di indizione di gara nella Gazzetta
Ufficiale dell’Unione europea. Di converso, per le gare non soggette
all’obbligo di pubblicita’ sovranazionale, le Amministrazioni
aggiudicatrici o gli Enti aggiudicatori compilano le informazioni in
modo da permettere l’individuazione univoca della procedura di
appalto a cui dette informazioni afferiscono.
Se gli appalti sono suddivisi in lotti e i criteri di selezione
sono diversi tra i vari lotti occorre compilare un DGUE per ciascun
lotto (o gruppo di lotti con identici criteri di selezione).
Le informazioni presenti in questa Parte devono essere integrate
con le seguenti indicazioni:
codice fiscale della stazione appaltante;
CIG;
CUP (ove previsto);
codice progetto (ove l’appalto sia finanziato o cofinanziato
con fondi europei).
La Parte II, contiene le informazioni sull’operatore economico e
sui propri rappresentanti, sull’eventuale affidamento a capacita’ di
altri soggetti (a fini dell’avvalimento) e sul ricorso al subappalto.
In riferimento alle informazioni contenute nella suddetta Parte
si forniscono i seguenti chiarimenti:
1) Le informazioni da fornire relativamente all’eventuale iscrizione
dell’operatore economico «in elenchi ufficiali» o al possesso di
«certificato equivalente» si riferiscono alle previsioni di cui agli
articoli 84, 90 e 134 del Codice.
In particolare, non sono tenuti alla compilazione della Parte IV
(Criteri di selezione) sezioni B e C del DGUE, ma forniscono
unicamente le necessarie informazioni nella Sezione A della Parte II:
gli operatori economici iscritti in elenchi ufficiali di
imprenditori, fornitori, o prestatori di servizi o che siano in
possesso di una certificazione rilasciata da organismi accreditati,
ai sensi dell’art. 90 del Codice;
gli operatori economici in possesso di attestazione di
qualificazione rilasciata dagli organismi di attestazione (SOA), ai
sensi dell’art. 84 del medesimo Codice, per contratti di lavori
pubblici di importo superiore a 150.000 euro;
gli operatori economici in possesso di attestazione rilasciata
da Sistemi di qualificazione di cui all’art. 134 del Codice, nel caso
di appalti nei settori speciali.
Qualora l’iscrizione, la certificazione o l’attestazione ut supra
non soddisfino tutti i criteri di selezione richiesti, le
informazioni da fornire in ordine ai criteri di selezione non
soddisfatti nella suddetta documentazione dovranno essere inserite
nella Parte IV, Sezioni A, B o C.
2) Nel caso di partecipazione degli operatori economici con le forme
previste ai sensi dell’art. 45, comma 2, lettera d), e), f), g) e
dell’art. 46, comma 1, lettera e) del Codice, per ciascuno degli
operatori economici partecipanti e’ presentato un DGUE distinto
recante le informazioni richieste dalle Parti da II a VI.
Nel caso di partecipazione dei consorzi di cui all’art. 45, comma
2, lettera b) e c) ed all’art. 46, comma 1, lettera f) del Codice, il
DGUE e’ compilato, separatamente, dal consorzio e dalle consorziate
esecutrici ivi indicate. Pertanto, nel modello di formulario deve
essere indicata la denominazione degli operatori economici facente
parte di un consorzio di cui al sopra citato art. 45, comma 2,
lettera b) o c) o di una Societa’ di professionisti di cui al sopra
citato art. 46, comma 1, lettera f) che eseguono le prestazioni
oggetto del contratto.
3) In caso di avvalimento (Parte II, Sezione C) l’operatore economico
indica la denominazione degli operatori economici di cui intende
avvalersi e i requisiti oggetto di avvalimento. Le imprese
ausiliarie, compilano un DGUE distinto con le informazioni richieste
dalla Sezione A e B della presente Parte, dalla Parte III, dalla
Parte IV se espressamente previsto dal bando, dall’avviso o dai
documenti di gara e dalla Parte VI. Resta fermo l’onere delle
stazioni appaltanti di verificare il permanere dei requisiti in capo
alle imprese ausiliarie nelle successive fasi della procedura,
compresa la fase di esecuzione del contratto.
Non deve considerarsi inclusa nel DGUE la dichiarazione
sottoscritta dall’impresa ausiliaria con cui quest’ultima si obbliga
verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a
disposizione, per tutta la durata dell’appalto, le risorse necessarie
di cui e’ carente il concorrente. Detta dichiarazione deve essere
allegata alla documentazione presentata dal concorrente.
4) In caso di subappalto, l’operatore indica le prestazioni o
lavorazioni che intende subappaltare e, nelle ipotesi di cui all’art.
105, comma 6, del Codice, indica espressamente i subappaltatori
proposti; questi ultimi compilano il proprio DGUE fornendo le
informazioni richieste nella Sezione A e B della presente Parte,
nella Parte III, dalla Parte IV se espressamente previsto dal bando,
dall’avviso o dai documenti di gara e dalla Parte VI. Resta fermo
l’onere delle stazioni appaltanti di verificare il permanere dei
requisiti in capo alle imprese subappaltatrici nelle successive fasi
della procedura, compresa la fase di esecuzione del contratto.
La Parte III contiene l’autodichiarazione circa l’assenza di
motivi di esclusione dalla gara, come disciplinati dall’art. 80 del
Codice.
La Sezione A si riferisce ai motivi di esclusione legati a
condanne penali previsti dall’art. 57, paragrafo 1 della direttiva
2014/24/UE, che, nel Codice, sono disciplinati ai sensi dell’art. 80,
comma 1.
Con riferimento a questa Sezione, laddove nel DGUE vengano
contemplate le ipotesi di condanna con sentenza definitiva, occorre
uniformare il contenuto delle informazioni richieste alle previsioni
di cui al comma 1 del citato art. 80, inserendo anche il riferimento
al decreto penale di condanna divenuto irrevocabile ed alla sentenza
di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del
Codice di procedura penale.
Inoltre, e’ necessario indicare i soggetti cui tali condanne si
riferiscono, facendo espresso riferimento all’art. 80, comma 3, del
Codice. Nel caso in cui le condanne si riferiscano ai soggetti
cessati dalla carica, e’ necessario indicare le misure di
autodisciplina adottate, da parte dell’operatore economico, atte a
dimostrare che vi sia stata completa ed effettiva dissociazione dalla
condotta penalmente sanzionata.
Occorre, infine, integrare le informazioni riguardanti tali
motivi di esclusione inserendo i dati inerenti la tipologia del reato
commesso, la durata della condanna inflitta, nonche’ i dati inerenti
l’eventuale avvenuta comminazione della pena accessoria
dell’incapacita’ di contrarre con la pubblica amministrazione e la
relativa durata. Tali integrazioni si rendono necessarie per
consentire alla stazione appaltante di determinare – come previsto
dal comma 7 del sopra citato art. 80 – l’applicabilita’ delle misure
di autodisciplina (self-cleaning) e la conseguente valutazione delle
misure ivi contemplate poste in essere dall’operatore economico
finalizzate alla decisione di escludere o meno l’operatore economico
dalla procedura di gara, ai sensi del comma 8 del medesimo art. 80.
A tal fine, si e’ provveduto ad inserire in appositi campi dello
schema di DGUE allegato alle presenti Linee giuda alcune richieste di
informazioni opportunamente dettagliate.
La Sezione B si riferisce ai motivi di esclusione legati al
pagamento di imposte, tasse o contributi previdenziali, previsti al
comma 4 del sopra citato art. 80 del Codice.
Le informazioni contenute in questa Sezione vanno integrate
inserendo il riferimento anche alle tasse, coerentemente con le sopra
citate disposizioni del comma 4 dell’art. 80.
Inoltre, alla lettera d), nel caso in cui l’operatore economico
abbia ottemperato agli obblighi posti a suo carico pagando o
impegnandosi a pagare in modo vincolante le imposte, tasse o i
contributi previdenziali dovuti, compresi eventuali interessi o
multe, occorrera’ indicare se il pagamento o la formalizzazione
dell’impegno siano intervenuti prima della scadenza del termine per
la presentazione della domanda di partecipazione alla gara.
La Sezione C si riferisce ai motivi di esclusione legati ad
insolvenza, conflitto di interessi o illeciti professionali previsti
al comma 5 del citato art. 80 del Codice.
Occorre integrare la parte disciplinante la violazione di
obblighi in materia di diritto ambientale, sociale e di lavoro (art.
30, comma 3, del Codice) con l’indicazione delle eventuali infrazioni
alle norme in materia di salute e sicurezza del lavoro, coerentemente
alla previsione di cui alla lettera a) del sopra citato comma 5
dell’art. 80.
Con riferimento ai motivi di esclusione legati ad insolvenza, le
fattispecie previste nel DGUE vanno conformate alle tipologie di cui
al comma 5, lettera b) del sopra richiamato art. 80, inserendo,
altresi’, i riferimenti dell’eventuale autorizzazione del curatore
fallimentare all’esercizio provvisorio di cui all’ art. 110, comma 3,
lettera a) del Codice nonche’ l’eventuale autorizzazione del giudice
delegato in caso di impresa ammessa a concordato con continuita’
aziendale, ai sensi dell’art. 110, comma 3, lettera b) del Codice.
Tali specifiche previsioni sono state utilmente contemplate in seno
all’unito schema di DGUE.
Tra le fattispecie previste nella corrispondente Parte III,
Sezione C, dell’Allegato 2 recante il Modello di formulario per il
DGUE al regolamento di esecuzione (UE) 2016/7 del 5 gennaio 2016 ma
non contemplata nel Codice, vi e’ l’ipotesi di cui alla lettera e)
disciplinante l’eventuale stato di amministrazione controllata. Tale
specifica situazione va eliminata dall’elenco delle ipotesi previste
nella suddetta parte, in quanto non prevista, de iure condito,
nell’ambito del vigente ordinamento nazionale. Anche l’ipotesi
prevista sub lettera f) del prefato Modello di formulario annesso al
regolamento di esecuzione (UE) 2016/7 del 5 gennaio 2016, non essendo
contemplata nel Codice, va eliminata.
Per quanto concerne le indicazioni riguardanti i gravi illeciti
professionali si evidenzia che esse si riferiscono alle ipotesi
contemplate ai sensi dell’ art. 80, comma 5, lettera c) del Codice.
Pertanto, sarebbe opportuno richiedere, nel relativo riquadro,
indicazioni sulla tipologia di illecito.
L’ulteriore ipotesi relativa al motivo di esclusione legato ad un
conflitto di interessi e’ contemplata ai sensi della successiva
lettera d) del medesimo art. 80, comma 5, del Codice.
Per quanto riguarda la fattispecie riportata nel riquadro
successivo, essa si riferisce al motivo di esclusione di cui alla
lettera e) del sopra richiamato comma 5 dell’art. 80 del Codice.
Con riferimento alle fattispecie riportate nella presente Sezione
relative, rispettivamente, agli accordi intesi a falsare la
concorrenza e alla cessazione anticipata di un precedente contratto
di appalto o concessione, si evidenzia che tali ipotesi non sono
state utilmente contemplate nel vigente Codice e, pertanto, vanno
eliminate.
A tutte le fattispecie ut supra richiamate nella presente
Sezione, si applica l’istituto del self-cleaning di cui all’art. 80,
comma 7, il quale prevede, anche con riferimento alle situazioni di
cui all’art. 80, comma 5, che un operatore economico e’ ammesso a
provare di aver risarcito o di essersi impegnato a risarcire
qualunque danno causato da reato o da fatto illecito e di aver
adottato provvedimenti concreti di carattere tecnico, organizzativo e
relativi al personale, idonei a prevenire ulteriori reati o fatti
illeciti. Pertanto, occorre riportare le informazioni necessarie per
consentire alla stazione appaltante di valutare – secondo quanto
previsto dal comma 8 del sopra citato art. 80 – l’adeguatezza delle
misure di autodisciplina (self-cleaning) poste in essere
dall’operatore economico, al fine della non esclusione dello stesso
dalla procedura di gara. Si precisa che l’istituto del self-cleaning
non si applica nei casi in cui sia stata inflitta la pena accessoria
dell’incapacita’ di contrarre con la pubblica amministrazione durante
tutto il periodo di durata della stessa.
Al fine di meglio esplicitare le ipotesi previste al comma 7 del
citato art. 80 in ordine all’istituto del self-cleaning, si e’
provveduto ad inserire nel DGUE allegato, in appositi campi, le
richieste di informazioni distinte per ciascuna delle sopra
richiamate ipotesi.
Con specifico riferimento all’applicazione dell’istituto del
self-cleaning alle ipotesi di cui all’art. 80, comma 5, lettera c),
disciplinante gravi illeciti professionali, e’ opportuno segnalare
che, come previsto dall’art. 80, comma 13, saranno adottate dall’ANAC
apposite linee guida volte ad uniformare le prassi in uso presso le
stazioni appaltanti, relativamente alla valutazione dell’adeguatezza
dei mezzi di prova ai fini dell’esclusione o meno degli operatori
economici dalla procedura di gara.
In ordine ai contenuti di cui alle lettere a) e b) dell’ultimo
riquadro della presente Sezione, concernenti le false dichiarazioni
nel fornire le informazioni richieste ai fini della verifica
dell’assenza dei motivi di esclusione o del rispetto dei criteri di
selezione, occorre – nel caso in cui si dichiari l’esistenza di tali
ipotesi – specificare nella successiva Sezione D gli estremi
dell’iscrizione nel casellario informatico dell’ANAC di cui all’art.
213, comma 10, del Codice.
Con riferimento alle ipotesi di cui alle lettere c) e d) del
riquadro in commento, non trovando corrispondenza in alcuna
disposizione del Codice, andranno eliminate.
La Sezione D concerne motivi di esclusione aggiuntivi previsti
nel Codice.
In particolare, i suddetti motivi di esclusione riguardano le
ipotesi previste all’art. 80, comma 2, comma 5, lettere f), g), h),
i), l) e m) del Codice e art. 53 comma 16-ter del decreto legislativo
n. 165/2001. Pertanto, e’ necessario richiedere dettagliatamente le
informazioni concernenti ciascuna delle suddette fattispecie. Si e’
provveduto in tal senso nello schema di DGUE allegato alle presenti
Linee guida.
Per quanto riguarda le ipotesi (antimafia) previste al comma 2
del citato art. 80 (cause di decadenza, di sospensione o di divieto
previste dall’art. 67 del decreto legislativo n. 159/2011 o di un
tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all’art. 84, comma 4, del
medesimo decreto) e’ necessario indicare nell’apposito riquadro il
riferimento ai soggetti previsti dal decreto legislativo n. 159/2011.
Si segnala, in particolare, che relativamente alle fattispecie
criminose in argomento non si applica l’istituto del self-cleaning.
Relativamente alle altre fattispecie sopra richiamate (lettere
f), g), h), i), l) e m) dell’art. 80, comma 5), da indicare in
maniera dettagliata, e’ necessario prevedere, in caso di risposta
affermativa e quando ne sia consentita l’applicazione, l’indicazione
della fonte presso cui reperire la documentazione pertinente e le
informazioni necessarie per l’applicazione dell’istituto del
self-cleaning di cui ai commi 7 e 8 del citato art. 80.
Inoltre, l’operatore economico dovra’ indicare se si trovi o meno
nella condizione prevista dall’art. 53, comma 16-ter, del decreto
legislativo n. 165/2001 (pantouflage o revolving doors) qualora abbia
stipulato contratti di lavoro subordinato o autonomo ovvero abbia
attribuito incarichi ad ex dipendenti della stazione appaltante che
abbiano cessato il loro rapporto di lavoro da meno di tre anni e che
negli ultimi tre anni di servizio abbiano esercitato poteri
autoritativi o negoziali per conto della stessa stazione appaltante
nei confronti del medesimo operatore economico.
La Parte IV contiene le informazioni relative ai requisiti di
selezione previsti dall’art. 83 del Codice (requisiti di idoneita’
professionale, capacita’ economica e finanziaria, capacita’ tecniche
e professionali) e le informazioni relative alle certificazioni di
qualita’ di cui al successivo art. 87. Nella parte IV, Sezione B,
Punto 6 e nella Sezione C, Punto 13, possono essere previste le
dichiarazioni attinenti a requisiti di capacita’ economica e
finanziaria e di capacita’ tecniche e professionali richieste dal
bando di gara che non trovino corrispondenza nell’elenco dei
requisiti individuati nei punti precedenti.
L’operatore economico fornisce le informazioni ivi elencate solo
se espressamente richieste dall’Amministrazione aggiudicatrice o
dall’Ente aggiudicatore nell’avviso, bando o documenti di gara,
altrimenti si limita a compilare la sezione α «Indicazione globale
per tutti i criteri di selezione», qualora tale possibilita’ sia
stata prevista in seno all’avviso, al bando o ai documenti di gara.
In tale ultima ipotesi, le Amministrazioni aggiudicatrici o gli Enti
aggiudicatori reperiscono direttamente la documentazione accedendo
alla Banca dati nazionale degli operatori economici di cui all’art.
81 del Codice.
La Parte V contiene l’autodichiarazione dell’operatore economico
che attesta il soddisfacimento dei criteri e delle regole fissate
dall’Amministrazione aggiudicatrice o dall’Ente aggiudicatore per
limitare il numero dei candidati, ai sensi dell’art. 91 del Codice.
Tale parte deve essere compilata, pertanto, solo in ipotesi di
procedure ristrette, procedure competitive con negoziazione,
procedure di dialogo competitivo e partenariati per l’innovazione.
La Parte VI contiene le dichiarazioni finali con le quali il
dichiarante si assume la responsabilita’ della veridicita’ delle
informazioni rese e attesta di essere in grado di produrre – su
richiesta e senza indugio – i certificati e le altre prove
documentali pertinenti, a meno che l’Amministrazione aggiudicatrice o
l’Ente aggiudicatore abbiano la possibilita’ di acquisire la
documentazione complementare accedendo alla Banca dati nazionale
degli operatori economici di cui all’art. 81 del Codice e ferma
restando l’obbligatorieta’ dell’utilizzo dei mezzi di comunicazione
elettronici a decorrere dal 18 aprile 2018.
Le dichiarazioni suddette devono richiamare espressamente ed
essere rese in conformita’ agli articoli 40, 43, 46 e 76 del decreto
del Presidente della Repubblica n. 445/2000.
Da ultimo, si evidenzia che, nelle diverse Parti del DGUE
odiernamente esaminate, l’operatore economico indica – in
corrispondenza al singolo dato, laddove ivi richiesto – anche
l’Autorita’ pubblica o il soggetto terzo presso il quale le
Amministrazioni aggiudicatrici o gli Enti aggiudicatori possono
acquisire tutta la documentazione complementare a riprova di quanto
dichiarato dallo stesso operatore economico.
Inoltre, affinche’ le Amministrazioni aggiudicatrici o gli Enti
aggiudicatori possano ottenere i riscontri direttamente accedendo
alla Banca dati indicata dallo stesso operatore, il DGUE riporta
anche le informazioni necessarie a tale scopo, indicando l’indirizzo
web della Banca dati unitamente ai propri parametri identificativi.
Sotto tale profilo, sembra opportuno rammentare in questa sede,
che l’art. 81 del Codice prevede che la documentazione comprovante il
possesso dei requisiti di carattere generale, tecnico-professionale
ed economico-finanziario per la partecipazione alle procedure di gara
e’ acquisita attraverso la Banca dati centralizzata gestita dal
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, denominata Banca dati
nazionale degli operatori economici, il cui funzionamento sara’
oggetto di decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
sentita l’ANAC e l’Agenzia per l’Italia digitale (AGID).
Occorre, infine, richiamare che, ai sensi del combinato disposto
di cui agli articoli 88 e 212 del Codice, per il tramite della Cabina
di regia di cui al medesimo art. 212 sara’ messo a disposizione ed
aggiornato sul registro e-Certis un elenco completo delle Banche dati
contenenti informazioni sugli operatori economici, consultabili dalle
stazioni appaltanti di altri Stati membri.
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